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La salute è nel silenzio degli organi. Dialogo con Maurizio Miraglia

Maurizio Miraglia, pneumologo e medico di base di Caltanissetta, sarà virtualmente nostro ospite giorno 7 aprile, alle ore 11:00, in occasione del Festival Nottoliano sulla salute, in diretta Facebook e Youtube. Il dottore ha una media lavorativa di 13 ore al giorno, segnate da una grande passione: la cura degli altri.



La passione per la Medicina


"L'amore per la Medicina è nata con me stesso", afferma Maurizio Miraglia. All'età di 5 anni, con l'incapacità di intendere e di volere, ha deciso di intraprendere questa strada. Il desiderio di fare del bene al prossimo lo ha da sempre animato, anche se i compromessi sono stati tanti: il rimpianto di non aver approfondito le discipline umanistiche, pur avendo avuto la fortuna di frequentare il liceo classico, è uno di questi.


Medicina e movimento

Il movimento è fluidità, vita, necessità, è qualcosa che si contrappone alla stasi, all'atteggiamento pachidermico. Maurizio Miraglia paragona il movimento allo scorrere di un torrente, il quale si contrappone a una palude stagnante piena di virus e germi nocivi. Il movimento lo raccomanda sempre ai suoi pazienti, basti pensare a chi soffre di lombosciatalgia...



Cosa significa ''essere in salute''?

Un collega del dottore, tempo fa, diceva che l'essere in salute risiede nel silenzio degli organi. Quando stiamo bene, non sentiamo nulla. Al contrario, quando abbiamo un ascesso dentario, preghiamo qualcuno che ci sviti la testa per via del dolore insopportabile. Ma paradossalmente, ci dispiace anche non riuscire a riflettere sul fatto che non sentiamo i nostri organi, e quando dovremmo essere consapevoli del nostro stato di buona salute, non ci diciamo che stiamo bene. Non è casuale che le nostre riflessioni avvengono nel momento in cui il silenzio degli organi viene a mancare.


La mente complottista e il corpo

Spinoza, afferma che ''Il Corpo umano, diranno, non sarebbe in grado di fabbricare alcun tempio, se a ciò non fosse determinato e guidato dalla Mente''. Con queste parole, il filosofo olandese pone giustamente un parallelismo fra mente e corpo.

"La mente è costantemente presente nel nostro comportamento: di fronte ai miei pazienti, devo essere empatico; la mente e il cuore condizionano inevitabilmente la mia condotta professionale e privata."

Il complottismo doloso o non doloso è sempre dietro l'angolo. Bisogna cercare di far ragionare le persone. Giustamente, ognuno può dire la sua, ma vi è un problema: la libertà di parola serve a stimolare la curiosità o a generare fazioni ridicolamente e volgarmente polemiche?

Le persone devono ragionare, devono capire che la verità è un'altra cosa, e in questa dimensione, gli slogan non sono ammessi.

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